6 septiembre 1955
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In Messico, scrisse una breve nota al leader ortodosso Lázaro Ascencio, che allora godeva di prestigio nella provincia di Las Villas, nel suo desiderio di attrarre nuovi elementi per il Movimento. Ascencio non accettò di unirsi al M 26-7.
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Ha anche scritto una lettera a Concepción Cheda, “Conchita”, in risposta alla sua recente lettera che rifletteva il pessimismo prevalente nell'ambiente politico nazionale.
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Riceve l'italiano Gino Doné, arrivato da Cuba con messaggi e denaro inviati da Faustino Pérez. Fidel porta Doné all'hotel Fornos, dove lo alloggia e lo presenta al dominicano Ramón Mejías del Castillo (Pichirilo), veterano della spedizione di Cayo Confites, arrivato il giorno prima per unirsi ai piani rivoluzionari.
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Si è trasferito a Cuernavaca, capitale dello stato di Morelos, per sfuggire alla sorveglianza della polizia. Alloggiò nel Motel Chulavista e vi rimase diversi giorni, durante i quali continuò il lavoro organizzativo e incontrò Raúl Castro, Pedro Miret, Faustino Pérez e Ñico López.